I gli alunni della II E della "G. Santini" hanno sviluppato un articolato lavoro su "Pinocchio", l'affresco che Orlando ha eseguito nel 1992 su una parete dell'atrio della loro scuola, la secondaria di primo grado di Noventa Padovana. Veramente, come direbbe Orlando, i ragazzi sono i migliori critici che un artista possa trovare. Senza anticipare il loro lavoro finale, pubblico qualche stralcio.
Orlando Tisato è nato il 13 maggio 1926 e la passione per l’arte l’ha sempre accompagnato. A volte prendeva spunto da altri pittori (come faceva anche Picasso), ma di solito si ispirava alla sua visione del mondo e a figure religiose: Orlando infatti era molto credente e per un periodo ha anche intrapreso il percorso per diventare frate. È cresciuto a Noventa Padovana, ma è rimasto a lungo in Umbria, terra di grande ispirazione; rimaneva incantato ad osservare gli affreschi di Giotto ad Assisi, dove ha vissuto uno dei suoi più grandi maestri di vita: San Francesco. Come San Francesco Orlando visse in povertà e a stretto contatto con la natura. Non ebbe figli, ma metteva così tanto amore e passione nelle sue opere d’arte che per lui realizzarle era come crescere un bimbo, e donandole a noi ragazzi ha riempito i nostri “bagagli”. Abbiamo impiegato molto tempo per cercare di “tradurre” il quadro che ha dedicato agli studenti della nostra scuola ma abbiamo scoperto che aveva tutto un altro significato: per noi l’albero era una figura quasi divina, mentre per lui somigliava ad un lecca-lecca! Comunque se gli avessimo chiesto: “Cosa rappresenta quell’opera?”. Lui ci avrebbe sicuramente sfidati con un’altra domanda: “E tu...Cosa vedi?”.
Purtroppo Orlando è morto nel 2010, lasciandoci la sua arte ma soprattutto un importante insegnamento con una frase che ripeteva spesso: “UT UNUM SINT”, che siano uno. All’unicità della sua esistenza lui è rimasto sempre fedele…!
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"Vedo un dipinto imponente, che occupa una parete intera, delimitato da una cornice astratta, dipinta anche quella, che richiama i colori accesi e contrastanti delle figure ordinate e regolari che racchiude. Vedo un susseguirsi di sfumature accese, dal rosso al verde, dal giallo all’azzurro che l’artista ha dedicato ai ragazzi della nostra scuola con studiate pennellate di acrilico. La prima cosa che salta subito all’occhio è un grande albero, composto da forme semplici: un enorme ovale celeste (la chioma), che occupa la maggior parte dello spazio centrale del quadro e contiene molte foglie spugnate, tutte di stessa misura e colore, raffigurate come la forma di un piccolo ovale schiacciato. In alto a sinistra vedo un albero, la sua chioma è composta da calchi di foglie vere a forma di stella, di colore arancione. Sotto a questo albero, che funge quasi da riparo, è rappresentato un ragazzo un po’ stilizzato e con il naso a punta: Pinocchio. Lui è il “protagonista” del dipinto. Di sicuro non è importante perché di grandi dimensioni o per la sua appariscenza, dato che Pinocchio sembra quasi in una posa timida. E’ il personaggio che ha dato il nome al quadro perché, con il suo sguardo rivolto alle figure principali, ti guida e ti fa scorgere particolari che non si sarebbero notati immediatamente, come se guardassi tu da dentro il quadro al posto suo. Le figure che rappresentano le foglie dell’albero centrale sono come degli occhi, forma che si ripete anche fra le linee dello sfondo, formando altri enormi occhi ma senza pupille. Senza seguire lo sguardo di Pinocchio, non avremmo mai notato che, in alto a destra, dal sole dai colori vivaci, sporge una mano che proviene dall’alto. Secondo me il quadro vuole portare un messaggio di saggezza e consapevolezza, perfetto in un ambiente scolastico: gli occhi dell’albero centrale che ti osservano potrebbero rappresentare la ragione, un aiuto a seguire la buona strada, dei consigli per non cadere in errori. Sotto al grande albero, c’è una figura particolare, che può essere interpretata come una fatina aiutante oppure come il famoso grillo amico di Pinocchio. In alto, quasi a rappresentare un arrivo alla fine di un faticoso viaggio, è raffigurato un sole, oltrepassato da una mano forse divina. Noi ragazzi, siamo come Pinocchio: piccoli, timidi e tentati a cadere in peccato, ma proprio come racconta il quadro, potremmo decidere di scegliere la via della saggezza, anche se potrà dimostrarsi, un faticoso e lungo viaggio..."
Il pittore ha usato una pittura ad acrilico, ha dipinto le foglie dell’albero centrale con il metodo della spugnatura mentre le foglie dell’albero a sinistra con la tecnica del calco dal vero.
Il Sig. Tisato ha usato dei colori molto vivaci e accesi tra cui i colori primari: rosso, giallo e azzurro, e i colori secondari come il rosa, arancione e il verde.
Le figure dominanti sono Pinocchio a sinistra vicino a un albero, nella parte centrale un altro albero e nella parte destra si trovano il sole e un angelo.
Pinocchio, dipinto con il colore giallo, è completamente nudo tranne una foglia che gli copre i genitali. Lui sta guardando il sole da cui fuoriesce la mano di Dio.
Alla destra di Pinocchio c’è un albero stilizzato con il tronco rosa e delle foglie di vari colori. Nella parte centrale c’è un altro albero stilizzato con il fusto marrone mentre le foglie sembrano tanti piccoli occhi di vari colori. Nella parte destra si trova un sole e sotto c’è un angelo dipinto con vari colori che sembrano delle ali.
Sullo sfondo, se si osserva attentamente, si trovano delle scritte. Guardando il dipinto nella sua interezza si individua un grande occhio diviso da una striscia arancione formato dalla palpebra superiore di colore verde, quella inferiore di colore azzurro. La parte della chioma dell’albero centrale sembra una grande pupilla.
Secondo me il pittore vuole comunicare che Dio ci osserva costantemente.
Il dipinto mi comunica un senso di armonia e di non farmi sentire mai da solo visto lo sguardo perenne di Dio. Inoltre la presenza dell’angelo mi dà un senso di sicurezza."
In tutto l’affresco i colori sono molto accesi e non rispettano i veri colori delle realtà.
Perfettamente al centro si trova l’albero ricco di occhi.
Partendo da sinistra si trova Pinocchio, colorato interamente di giallo, che col bacino girato verso sinistra guarda a destra; egli porta una foglia di fico sul pube. Subito a destra si trova un albero, con tronco rosa e foglie rosso-arancio e marroni, che sembra quasi vada a coprire Pinocchio. In mezzo all’affresco si trova un albero di forma ovale con occhi al posto delle foglie. In basso a sinistra c’è un angelo. In alto a destra c’è una mano tesa verso il basso, che viene osservata da Pinocchio. Su tutta l’opera ci sono scritte frasi che vanno a valorizzare la figura della persona.
Pinocchio potrebbe rappresentare Adamo che vergognatosi per il suo peccato originale, ovvero aver mangiato la mela dell’albero vicino a lui, si nasconde girandosi da un’altra parte, ma guardando la mano in cielo dall’altra parte del dipinto, ovvero la mano di Dio. L’albero al centro rappresenta quello che ha generato tutta la popolazione umana, ovvero gli occhi.
A me trasmette felicità per i suoi colori accesi."
Il pittore ha preso in considerazione Pinocchio perché dice bugie e l'albero con gli occhi significherebbe che, mentre dice le bugie, Dio lo vede. L'angelo sembra voler prendere Pinocchio e condurlo al cospetto di Dio per chiedere scusa dei peccati commessi.
Il pittore ha preso spunto da Adamo ed Eva che anche loro hanno peccato, l'albero di fronte a Pinocchio è quello in cui Eva ed Adamo hanno preso la mela consigliata dal serpente.
CHE COSA COMUNICA A ME IL DIPINTO?Secondo me il pittore voleva far vedere la “scelta” a cui Pinocchio si trova di fronte. L'albero con gli occhi, l'angelo e la mano rappresentano la scelta che dovrebbe fare Pinocchio, cioè la strada giusta da percorrere.
Il dipinto mi fa riflettere ma mi crea insicurezza
L’affresco è dipinto in un’intera parete della nostra scuola con colori acrilici.
Nella parte sinistra del dipinto è raffigurato Pinocchio colorato con un giallo vivace e intenso, sotto un albero dalle foglie completamente realistiche. Al centro del dipinto si nota un grande albero dalla chioma ovale colorata di blu con moltissimi occhi disegnati sopra. Sulla destra si trova un angelo, disegnato sotto forma di fiore dai colori brillanti. Dietro l’albero si nota un piccolo giardino anch’esso a forma di occhio, che si dirama in quattro vie diverse. In alto a destra c’è un sole composto da fasce dorate, blu, rosa e nere dove spunta una mano presumibilmente di Dio o Gesù. L’affresco è ambientato di notte perchè è disegnata la luna.
All’interno del dipinto ci sono delle scritte che vogliono comunicare qualcosa.
Il dipinto è racchiuso da una cornice composta da fasce di colore diverso: giallo, azzurro, rosa e rosso.
Secondo me il pittore vuole comunicare qualcosa attraverso le scritte ma anche riferendosi ad Adamo ed Eva: si capisce dall’attrazione di Pinocchio verso l’albero che lo sovrasta.
Il dipinto sembra che mi fissi perchè sono raffigurati molti occhi."