Spello, 12 settembre 2001: Orlando Tisato di prima mattina si dirige in Piazza Kennedy, con i consueti strumenti di lavoro più una copia del Corriere della Sera, che riporta la notizia in prima pagina dell'"Attacco all'America e alla civiltà". Ha l'urgenza di realizzare una performance, con il supporto di un grande cartone. La gente è incuriosita, ma forse ormai troppo abituata, e allora Orlando saluta i vecchi amici e al tempo stesso provoca, provoca a non finire. Scherza continuamente, ma non sta affatto giocando. Mai come in questa giornata si avverte l'urlo della performance, il suo valore sociale, oltre che artistico. Quando entra in scena Elena, l'aiutante privilegiata, il ritmo del lavoro accelera, mentre il sarcofago di cartone, simbolo di morte, prende una nuova forma. Alla fine della performance Orlando riveste anche se stesso, con solennità, e l'urlo provocatorio si rivela un inconfondibile messaggio d'amore.
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Settembre 2017
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