Nascita di un modello
Osserviamo i graffi circolari lasciati sulla superficie, in mezzo ai quali si distinguono a fatica dei nomi (Carlo, Orlando, Giovanni): sono probabilmente i Fratelli iniziatori del San Girolamo. Il colore del manto è stato più volte ritoccato, forse anche quei segni sono successivi.
La dedica è un'opera nell'opera: "L'AMORE non si PAGA che con l'AMORE: a Teresa la 'Piccola' frère Orlando 'il Povero' " [è Santa Teresa di Lisieux]. Seguono tre colombe:
Quanto ci siamo goduti questa Madonna, quando l'abbiamo ritrovata: era di don Giancarlo, ne se erano perse le tracce quando se n'è andato, troppo presto, nel 1998. Amatissima dai frequentatori del 'patronato' di Noventa, Fossò e Sarmeola, che se la trovavano davanti all'ingresso nel suo ufficio.
E non potrebbe essere altrimenti, vista la dolcezza che ha mitigato le forme prima spigolose, il senso di accoglienza che promana- e credo che fosse questo il concetto di Chiesa che Orlando e don Giancarlo volevano trasmettere- anche se occhi scuri e minacciosi popolano le superfici rossastre laterali. Da notare che lo sfondo è un astratto 'americano' alla Mondrian/Rothko.
"Poi c’è anche una Madonnuccia, che io ho fatto per la famiglia che sta in vetta al monte, e sta là come la mia, di ceramica; era stata rovinata, la pioggia, e finalmente son riuscito, con un amico mio, che è morto, sono andato a Deruta e mi è nata una Madonnuccia che amo tanto, e passo ogni tanto, e poi la coprono; finalmente, io andavo ad aprirla, ma adesso […] Son tornato e questa scoperta, che era nascosta, è quella che amo di più, ed è a Spello."
Forse questo è lo sguardo più penetrante.